Pagina web di Loredana Vincenzi e Sergio Casella

Articoli vari

 

Alto Adige, 1 dic 07

 

«Uno sceriffo inerte»

Alex Janes (An) critica pesantemente scelte e iniziative del vicesindaco

 MERANO. Dopo Loredana Vincenzi, consigliere comunale di An, sul tema del campo nomadi e sull'intervento del vicesindaco Diego Cavagna prende posizione anche Alex Janes, del circolo di An per Merano. «Che l'amministrazione comunale non sappia come risolvere l'annosa questione del campo nomadi della confluenza - scrive Janes - è fatto assodato da tempo. Che oggi abbia improvvisamente deciso di venirne a capo potrebbe essere motivo di soddisfazione, se non fosse per l'ambiguità politica delle proposte messe in campo. Da un lato viene, infatti, istituito dal comune un gruppo di lavoro per sondare i desiderata dei dimoranti del campo nomadi, onde rinvenire una soluzione di (loro) gradimento.
Dall'altro vi è, però, un vice sindaco che piomba all'interno dello stesso campo per ammonire i presenti, con l'unico risultato di far naufragare quel lavoro di mediazione voluto dalla sua amministrazione. E di risultati concreti? Nemmeno l'ombra!». «Al di là del caso contingente - continua nella sua nota Alex Janes - non può non colpire l'atteggiamento del nostro vicesindaco che, dopo aver preso finalmente coscienza dell'esistenza del problema della sicurezza dei cittadini, si lascia poi andare ad atteggiamenti poco consoni alla sua funzione di pubblico amministratore. Non è con queste uscite che si può far dimenticare ai cittadini l'inerzia dimostrata per anni di fronte ad un crescendo di episodi penalmente rilevanti. Nessuno chiede al "secondo cittadino" di sostituirsi all'autorità costituita, unico soggetto cui competa il controllo dell'ordine pubblico, ma di rinvenire soluzioni rapide e concrete ai problemi della città, quello sì che si può pretendere. Ed in questa attività, nonostante i sette anni trascorsi in giunta sulla sua comoda poltrona, il vicesindaco non ha certo mai brillato per risultati».
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Alto Adige, 10 set 07

 

La promessa: tornerò presto a Bolzano. Intanto aderiscono anche La Russa, Gasparri e Santanché

Fini: difenderò i toponimi italiani

Il presidente di An ieri ha firmato la petizione di Urzì

BOLZANO. Ha mantenuto la promessa, il presidente nazionale di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini. Nel tardo pomeriggio di ieri, durante la Festa Tricolore di Mirabello, si è recato presso il punto di raccolta firme allestito dalla Federazione bolzanina di An (presente anche Pietro Mitolo) e ha firmato la petizione sulla toponomastica lanciata dal presidente altoatesino di An Alessandro Urzì.
La raccolta firme sta proseguendo a ritmo spedito e anche ieri a Mirabello le adesioni sono state numerose. Oltre a Fini hanno firmato anche altri “big” del partito tra cui Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri, Adolfo Urso e Daniela Santanché. Assicurato il sostegno anche da parte di altre federazioni del partito guidato da Fini. E anche in provincia le adesioni continuano ad arrivare: «Un successo straordinario», conferma Urzì che sabato, assieme ad altri militanti di An, si è fermato per un’ora durante la festa in centro storico. «Per l’occasione - dice il presidente del circolo Centro del partito, Marco Galateo - avevamo chiesto il permesso di montare un gazebo, ma l’amministrazione non ce lo ha concesso. Ciò nonostante siamo riusciti a raccogliere più di 300 firme in una sola ora».
Centinaia di firme sono state raccolte anche a Mirabello, fa sapere An. «Fini - afferma Urzì - ha manifestato la propria solidarietà e vicinanza agli italiani dell’Alto Adige. Da Mirabello il messaggio che è stato lanciato è a difesa del bilinguismo, come sancito dallo statuto di autonomia, ma anche della toponomastica in lingua italiana quale elemento di identità del territorio altoatesino». La petizione popolare sarà presentata alla Camera dei Deputati in inverno: «La toponomastica - sostiene Urzì - non è una questione solo altoatesina, ma riguarda tutti gli italiani».
Mantenuta la promessa di firmare la petizione, il presidente nazionale di Alleanza Nazionale ne ha già fatto un’altra. «Fini - riferisce ancora Urzì - ha annunciato il suo impegno a tornare a Bolzano nei prossimi mesi, ad un anno dalla sua ultima visita in occasione del 4 novembre scorso. In questo modo intende sostenere il rilancio dell’azione politica della destra anche in Alto Adige». (mi.m.)
 


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