Prima battuta d’arresto della SVP sulla toponomastica che è il preludio di una cocente sconfitta politica!

 

La discussione sul disegno di legge della toponomastica subisce, in commissione legislativa, la prima inesorabile battuta d’arresto. Le ragioni, quelle ufficiali, saranno strumentalizzate seguendo lo schema consueto alla SVP quando l’unica via di scampo, per non subire nell’immediato una cocente sconfitta, sta nel trovare sterili scuse per rimandare nel tempo. In questo spazio temporale, secondo Pichler Rolle, si dovrebbero trovare le ragioni di un accordo con le opposizioni che comporterebbero una ulteriore apertura di dialogo. Su questo punto piena accettazione da parte di tutti, tranne che del sottoscritto: evidentemente ritengono, i colleghi membri della commissione, nessuno escluso, che esistano margini per riaprire nuovi fronti di discussione. Liberi Loro di pensarlo, liberi noi di non condividere assolutamente percorsi lungo la strada delle rinunce. Da parte di Unitalia vi è stata infatti la netta volontà di proseguire con la discussione in commissione senza ulteriori tentennamenti che, preso atto della presentazione da parte mia di oltre 200 emendamenti, avrebbe avuto l’epilogo che tutta la Comunità italiana auspica: una netta sconfitta della SVP e della sua aberrante aggressione nei confronti degli italiani. Perché, sia chiaro, come da me chiaramente espresso in commissione, che da parte di Unitalia non esistono ragioni ne politiche, ne ideali e meno che meno istituzionali per riaprire dialoghi o discussioni extra istituzionali quando l’evidente scopo del disegno di legge firmato SVP è quello di eliminare toponimi italiani dalla carta geografica dell’Alto Adige: quindi la apertura di ulteriori dialoghi proposta da Pichler Rolle sarebbe solamente indirizzata su quanti toponimi italiani eliminare, su quali, con quale metodo, secondo la responsabilità decisionale di chi. Davanti ad argomenti di questo peso e di questa fondamentale importanza la mia risposta è una sola, preso atto che non ho bisogno di tempo per decidere ciò che è nelle mie più convinte intenzioni: da nessuna scuola, da nessun municipio, da nessuna frazione, torrente, fiume, malga, sentiero o maso può essere eliminata la denominazione toponomastica italiana dove essa, manuale di Tolomei alla mano, esiste ed è ufficiale. Rifiuto quindi qualsiasi dialogo sul tema proprio perché l’argomento per Unitalia risulta chiuso: praticheremo tutte le forme di ostruzionismo consentiteci per fermare la volontà devastatrice della SVP verso la nostra popolazione. Con ciò, fiero di assumermi totalmente la responsabilità e le conseguenze del mio ostruzionismo che, come auspico, comporterà una ulteriore sconfitta per la SVP e una nuova vittoria per la nostra Comunità.

 

Bolzano, 03 novembre 2010


Il Consigliere Provinciale di UNITALIA


Donato Seppi