Comunicati stampa

 

Alto Adige, 16 gen 2012

 

«Guardie ecologiche: meglio i disoccupati»


«Unitalia: perché il Comune ha incaricato chi ha già la pensione?»

 

MERANO. «Ma quanto costano le guardie ecologiche, 30 o 20 mila euro? E soprattutto, perché quell’incarico non è stato affidato a qualche disoccupato, invece che a persone che già percepiscono una buona pensione?». Non accenna a placarsi la polemica sul servizio dei cosiddetti “vigilantes ecologici”, deputati a controllare il corretto smaltimento dei rifiuti sul territorio comunale. Dopo il doppio botta e risposta tra l’assessore all’ambiente Andrea Casolari e la consigliera comunale del Pd Vanda Carbone sui costi e sull’efficacia del servizio, ora prendono posizione Loredana Vincenzi e Sergio Casella, coordinatore e vice coordinatore di Unitalia a Merano. «Durante il mese di agosto era stato comunicato che sarebbero entrate in servizio, per 4 mesi, 6 guardie ecologiche per un totale di spesa di 30.000 euro - scrivono Vincenzi e Casella -. Dopo alcuni mesi l’amministrazione comunale ha deciso, chissà per quale motivo, di aumentare il gruppo di una unità e quindi il numero delle guardie ecologiche divengono 7. Ora apprendiamo che anche durante i prossimi 4 mesi verranno effettuati i controlli dalle stesse guardie e che la spesa totale ammonterà a 20.000 euro. A quanto pare c’è un po’ di confusione, non si riesce a capire la spesa precisa che i cittadini dovranno sostenere per un servizio che, probabilmente, non si è rivelato efficiente. Inoltre - aggiungono i due esponenti di Unitalia - non riusciamo a capire per quale motivo, per effettuare il servizio, si siano incaricate persone che già percepiscono una buona pensione invece di pensare a dare lavoro a 7 disoccupati, magari padri di famiglia.»


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