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Alto Adige, 17 mag 2009
Il centrodestra ora incalza la giunta: «Servono più controlli e le ronde»
MERANO. «Ed ora, nel mondo politico del centrodestra, c’è la corsa alla sicurezza. Nell’impegno a rivendicare i propri meriti, più che uno scontro nasce un fronte comune di accusa nei confrontid ella amministrazione comunale. Se in queste ore il consigliere Pdl Marcello Scaccia ha rilevato come a Sinigo servano più controlli auspicando eventuali ronde, al suo fianco Loredana Vincenzi (Unitalia) rincara la dose nel tacciare di immobilismo sindaco e assessori.
«Leggo con piacere.-¡crive dunque la Vincenzi - che ora anche il consigliere Scaccia si è reso conto che i controlli per rendere sicura la frazione di Sinigo non sono sufficienti. Già lo scorso anno avevo chiesto con due interrogazioni di istituire le “ronde” su tutto il territorio meranese oppure, per Sinigo, che si provvedesse ad istituire una sorta di “commissariato di quartiere”. Purtroppo raccogliendo due secchi no». Per quanto riguarda le “ronde”, era stato risposto che i problemi della microcriminalità non si risolvono con questo genere di “pattuglie”, bensì con una intensificazione di tutti gli strumenti a disposizione dell’ente locale. Inoltre, l’Amministrazione comunale insisteva nel dire che anche la polizia municipale era impegnata costantemente in attività di controllo e che pure di notte erano divenuti frequenti servizi di presidio del territorio con pattuglie in uniforme ed in civile. La risposta veniva conclusa con la dichiarazione che le “ronde” non rappresentano la soluzione del problema microcriminalità, ma che dovrebbe esserci più coordinamento tra le forze dell’ordine.
«A tutt’oggi però - insiste la Vincenzi - nulla è stato fatto e Sinigo e tanti quartieri di Merano non sono affatto sicuri. Per quanto riguarda invece il distaccamento a Sinigo dei vigili urbani, il sindaco rispondeva che si era preferito i vigili di quartiere e quindi non serviva un “commissariato di quartiere” dei vigili. Per l’ennesima volta, questa amministrazione comunale nega l’evidenza dei fatti e non prende provvedimenti seri e mirati per rendere sicuro tutto il territorio meranese e quindi anche la borgata di Sinigo».
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