Comunicati stampa

 

Alto Adige, 30 gen 2009

 

«Manca di rispetto verso tutti i colleghi»

 

La consigliere di Unitalia rifiuta di scusarsi Tutti i presenti lasciano l’aula per protesta

 

MERANO. I capigruppo del consiglio comunale le hanno chiesto in coro di ritirare l’interrogazione per introdurre l’alcoltest in aula, di scusarsi per le allusioni fatte e per aver svilito il ruolo dell’organismo. Loredana Vincenzi, autrice del quesito «scandalo», si è rifiutata di fare marcia indietro e per tutta risposta i 33 colleghi presenti hanno alzato i tacchi per protesta. Il gettone sarà devoluto in beneficienza. La prima seduta del consiglio comunale dopo la presentazione dell’interrogazione, con la quale si chiede di introdurre l’alcoltest per i membri del civico consesso, ieri sera è durata davvero poco. All’ordine del giorno c’erano una serie di mozioni dei Verdi, ma, come c’era da aspettarsi, si è parlato di tutt’altro. Sul banco degli imputati è finita subito Loredana Vincenzi (Unitalia), rea di aver presentato quell’interrogazione che in 24 ore ha fatto il giro d’Italia. Con il suo documento la consigliere d’opposizione chiedeva al presidente Giorgio Balzarini di introdurre l’alcoltest per tutti i consiglieri comunali prima di entrare in aula. Gerhard Hölzl, capogruppo Svp, ha chiesto al presidente una sospensione della seduta e la convocazione della conferenza dei capigruppo. Un quarto d’ora dopo il presidente del consiglio Giorgio Balzarini a nome di tutti i consiglieri presenti, eccezion fatta per Loredana Vincenzi, ha preso la parola. «Con questa sua interrogazione sull’alcoltest - ha detto Balzarini rivolgendosi a Vincenzi - lei denigra questa istituzione, svilisce il consiglio e il ruolo dei consiglieri nei confronti dei cittadini, getta un’ombra difficilmente cancellabile su tutti noi. Sono profondamente amareggiato per il documento con il quale lei paventa l’abuso di alcol in questa sede. La invito pertanto a nome di tutti i capigruppo e dei consiglieri a porgere le scuse per l’interrogazione presentata e a ritirare la stessa. Se lei non lo farà tutti i consiglieri abbandoneranno l’aula per il forte dissenso e protesta nei confronti del suo quesito e devolveranno il gettone di presenza della serata in beneficienza». Invitata a parlare, Loredana Vincenzi, prima ha chiesto al presidente di rileggere il testo della interrogazione, quindi ha concluso con un «io non ritiro la mozione», parole queste che hanno fatto immediatamente scattare in piedi tutti i consiglieri. In un battibaleno l’aula si è svuotata con i consiglieri che hanno abbandonato il municipio scuri in volto. «Una offesa enorme - ha commentato Gerhard Hölzl - che danneggia la nostra immagine. Di questo passo ci sarà qualcuno che inizierà a chiedere per qualche collega di sottoporsi al test d’intelligenza prima di entrare in aula consiliare». Per l’assessore Roberto Ragazzi (Pd) «quell’interrogazione è ne più ne meno una miseria politica».


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