Comunicati stampa

 

Alto Adige, 29 gen 2009

 

Alcoltest, più la rabbia dell’ilarità

 

"Nessuno è disposto a “bere” la sfida di Loredana Vincenzi"

 

Il sindaco Januth: «Sono stupito e credo sia una ripicca»  

MERANO. Consiglieri dal gomito sempre alzato? La proposta-provocazione di Lorenza Vincenzi, esponente Unitalia, di sottoporre ad alcoltest i consiglieri comunali prima di ogni seduta ha colto di sorpresa i colleghi, in un misto fra l’ilarità a la rabbia. E appare alquanto probabile che all’appuntamento di questa sera in consiglio comunale (inizio ore 19,15) in pochi siano disposti a “bersi” in tranquillità quelle sorsate di veleno. Fra i primi di costoro, il sindaco Günther Januth ed il presidente del consiglio comunale, Giorgio Balzarini. «Una richiesta di questo tipo mi stupisce, la ritengo inutile e anzi credo che sia stata costruita ad arte per coprire il fallimento sulla questione consulta immigrati». Il sindaco Günther Januth risponde in questo modo alla proposta della consigliere Loredana Vincenzi (Unitalia) di introdurre per tutti i consiglieri comunali il controllo del tasso alcolemico con l’alcoltest. La consigliera di opposizione aveva inoltrato l’altro giorno in Comune un’interrogazione con richiesta di risposta scritta, chiedendo di sottoporre, prima delle sedute municipali, tutti i consiglieri comunali all’esame alcoltest. «Tutti gli eletti - aveva scritto Loredana Vincenzi nelle premesse all’interrogazione a giustificazione della sua azione - sono chiamati in aula a prendere decisioni importanti che segnano il futuro della città. Per questo sarebbe opportuno che ognuno si sottoponesse all’alcoltest dando un segnale di trasparenza». Le accuse, benm poco velate, parlano di colleghi che arrivano già in situazione di “euforia” ed altri che si intrattengono a lungo alla bouvette adiacente l’aula stessa, entrandovi soltanto per le votazioni dopo i richiami “scampanellanti” del presidente del consiglio comunale. Sindaco, evidentemente Loredana Vincenzi crede che non tutti i consiglieri presenti in aula siano nel pieno delle loro facoltà quando si tratta di decidere e di votare. Lei cosa replica in proposito? «La trovo una proposta completamente fuori luogo. Non mi risulta che, da quando sono sindaco, nelle 104 sedute di consiglio cui ho partecipato ci siano stati particolari fatti da giustificare il ricorso all’alcoltest. Se si riferisce alle uscite dall’aula per andare al bar, dico che non si può pretendere che un consigliere resti seduto al suo posto per tre ore e mezza di fila. In aula non ho mai visto nessun ubriaco e neppure nessun consigliere dormire». E allora da quali presupposti nascerebbe questa proposta-provocazione? «Credo che dietro ci sia dell’altro. Forse un tentativo per allontanare l’attenzione dalla vicenda che ha legato la stessa Vincenzi alla consulta immigrati e la sua proposta di cancellazione dell’organismo». Cosa intende sostenere, sindaco Januth? «Loredana Vincenzi nell’ultima seduta ha ritirato la mozione che chiedeva l’abolizione della consulta dei cittadini stranieri motivando il fatto che non ha neppure più senso la sua esistenza. Le direttive e la volontà della maggioranza sono altre e la mozione non sarebbe comunque passata. Per uscire da questa fase la consigliere di opposizione ha cercato di cambiare obiettivo puntando sull’alcoltest». Non potrebbe trattarsi, invece, di un tentativo per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica contro l’abuso dell’alcol? In sostanza, un invito ai consiglieri comunali a dare il buon esempio. «Sono contrario a eccedere con le regolamentazioni, stiamo esagerando. Per colpa di un 5% di persone che non sanno comportarsi in maniera corretta e appropriata, non è giusto che il restante 95% ci debba rimettere. Pure l’eccessiva regolamentazione porta con sé dei rischi e questo senza dover per forza chiamare in causa i rischi per l’economia dovuta alla riduzione delle possibilità di bere alcolici nei locali». (rog)


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