Rassegna stampa

ALTO ADIGE, 22 lug 2008
 

Due vie in odor di dedica

In “pole position” Carlo Abarth e Alberta Brogliati

MERANO. Dopo la via della Cavalleria e la via Burgraviato, l’amministrazione comunale si appresta a intitolare altre due nuove strade situate sul proprio territorio comunale.
Ieri sera in commissione lavori pubblici la giunta ha proposto di ricordare due personaggi nati o che hanno vissuto in città e che si sono distinti per quanto hanno fatto nella loro vita.
Stiamo parlando di Carlo Alberto Abarth, che con il suo nome ha reso note le elaborazioni sportive per i motori sulle auto da strada, e di Alberta Brogliati, una delle donne internate durante la guerra che nel 1944 riuscì a fuggire dal campo di raccolta sito nell’area ex Bosin. Tornata a Belluno dedicò buona parte della propria vita al volontariato. Proprio a lei la giunta intende intitolare la strada che porta ai nuovi condomini che l’Ipes sta realizzando a margine dell’area ex Bosin. Per Abarth si è invece pensato alla strada interna nell’area produttiva ex Sandhof di Sinigo.
Sempre nel corso della seduta della commissione lavori pubblici presidente Walter Stirner e colleghi dovranno discutere l’ampliamento della via Luis Zuegg fino all’imbocco della Mebo, in modo da poter dare i numeri civici alle aziende che già si sono insediate in loro e alle future imprese artigianali.
Sulle due intitolazioni non concorda Loredana Vincenzi, rappresentante in consiglio comunale per Unitalia oltre che membro della commissione. «Non ho nulla contro le due personalità - sostiene in una nota Loredana Vincenzi - ma rilevo che come spesso ultimamente accade si tende a ignorare nostri concittadini illustri per premiare persone che con Merano hanno avuto poco o nulla a che fare».
La consigliere comunale propone in alternativa di intitolare le due strade prescelte alla dottoressa Giuseppina Bucci e al dottor Giancarlo Micheli, stimata e apprezzata pediatra meranese la prima, chirurgo stimato, alpino ed ex sindaco della nostra città il secondo.
«Non comprendo come mai oggi si voglia intitolare una strada ad Abarth - continua Vincenzi - quando io nel 2007 chiesi di dedicare Piazza Rena al tenore Luciano Pavarotti e mi venne risposto che era solamente ospite a Merano come persona privata e non aveva rapporti di natura culturale con la città».
Entro fine mese la delibera approderà in consiglio comunale.


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