ALTO ADIGE, 8 lugio 2007
L'assessore Gurschler intanto rinvia l'inizio lavori previsto per
l'autunno
Nuova ma già da restaurare
Due milioni di euro per l'antincendio e le barriere
Grossi problemi per gestire il trasloco degli anziani ospiti durante
il
cantiere
MERANO. Il progetto di ristrutturazione della casa di riposo di Via
Palade, con un investimento da due milioni di euro, ritorna nel
cassetto.
In maggio l'assessore all'assistenza Alois Gurschler aveva
annunciato che in ottobre sarebbe stato aperto il cantiere per
adattare l'edificio gestito dalla Fondazione Pitsch alle nuove
normative in tema di antincendio e deambulazione per le persone
lungodegenti. A meno di quattro mesi dall'inizio lavori,
l'amministrazione comunale ora rimescola le carte. Ad annunciare il
rinvio dell'inizio dei lavori è lo stesso assessore Gurschler, che
risponde a una interrogazione presentata nelle scorse settimane
dalla consigliere comunale Loredana Vincenzi di Alleanza Nazionale.
«Per la struttura di Via Palade - annuncia Alois Gurschler - la
soluzione a suo tempo individuata per il trasferimento degli ospiti
della casa di riposo durante i lavori di adeguamento, non è più
percorribile.
L'amministrazione comunale è quindi alla ricerca di soluzioni
alternative. Ciò ha comportato anche un rallentamento per quanto
riguarda la realizzazione dei lavori, che sono attualmente in fase
di pianificazione».
Tutto torna, dunque, nel grande calderone dei lavori pubblici.
L'idea iniziale che la giunta Januth aveva sostenuto, era quella di
avviare in autunno i lavori di adeguamento della casa di riposo di
Via Palade. Per fare questo sarebbe stato necessario trasferire
altrove almeno venti degli anziani ospiti. La collocazione
individuata alcuni mesi fa era stata quella dell'ospedale civile
ristrutturato, utilizzando parte del reparto di geriatria. La
soluzione però, ben presto si è dimostrata inadatta e non
percorribile. Senza trasloco provvisorio non è pensabile alcun
inizio dei lavori, visto che gli anziani, già in condizioni
precarie, non possono vivere a tu per tu con un cantiere aperto.
Il rinvio dell'inizio dei lavori alla casa di riposo comporterà non
solo un ritardo nella conclusione del cantiere ma anche un probabile
innalzamento dei costi.
«Allo stato attuale - chiarisce Gurschler - non è ancora stato
individuato il professionista incaricato della progettazione e
pertanto non è possibile indicare con esattezza né la data di
inizio, né quella di conclusione lavori e neppure con esattezza i
costi della ristrutturazione».
La consigliere comunale Loredana Vincenzi, nella sua interrogazione
si era lamentata dei tempi ancora incerti per l'esecuzione e del
fatto che la casa di riposo, ricostruita pochi anni fa, mostri già i
primi segni di decadimento. Stesso discorso per la ex clinica Sant'Antonio,
«in continua e perenne ristrutturazione». |