Rassegna stampa

ALTO ADIGE, 06 MAGGIO 2007

Le due case di riposo ridiventeranno cantiere

Ristrutturazioni in autunno ma per 20 ospiti mancherà un alloggio alternativo

 MERANO. Sarà un autunno di trasformazioni e novità quello che attende gli anziani e i lungodegenti ospiti del soggiorno di Via Palade e della clinica Sant'Antonio. Comune e Provincia devono mettere mano alle due case per realizzare gli adeguamenti necessari al rispetto della normativa di sicurezza e antincendio. A ottobre inizieranno i lavori in Via Palade, con il trasloco di almeno venti anziani. Entro fine anno sarà invece avviata la fase progettuale che dovrà portare al trasferimento dei 60 lungodegenti dalla Sant'Antonio all'ex ospedale Böhler dopo un intervento di completa ristrutturazione dell'immobile.
 Le due strutture, messe assieme, danno ospitalità a oltre 170 anziani. In Via Cavour attualmente trovano posto 68 lungodegenti non autosufficienti
mentre nel soggiorno per anziani di Via Palade, gestito dalla fondazione Pitsch, alloggiano 60 lungodegenti e 40 persone autosufficienti.
 «La modifica della normativa nazionale - spiega l'assessore Alois Gurschler, referente per il settore sociale - ci impone di adeguare le due strutture. Noi ci occuperemo della casa di riposo, mentre alla Provincia toccherà il compito di intervenire alla clinica Sant'Antonio».
 Assessore Gurschler, quando inizieranno gli interventi?  «Siamo in fase progettuale e contiamo di poter iniziare i lavori per l'autunno. La spesa necessaria è di 2 milioni di euro e la Provincia si è impegnata a finanziare almeno il 60% del costo. La rimanente parte spetterà al Comune, che ricorrerà a un mutuo agevolato. Con questa occasione vogliamo adeguare tutta la casa di riposo alle nuove norme in modo che in futuro tutti i cento posti letto siano adatti a ospitare anche solo lungodegenti».
 Durante i lavori gli ospiti dovranno essere trasferiti. Sapete già dove?  «Il trasloco provvisorio riguarderà solo una ventina di anziani, non tutti. Avevamo ottenuto la disponibilità dell'ospedale ma ora l'ipotesi è rientrata. Stiamo valutando delle soluzioni alternative».
 Più complicato pare l'intervento alla Sant'Antonio...  «In quel caso entra in gioco la Provincia. Da quello che so io l'orientamento è di chiedere una proroga della legge e intanto avviare la trasformazione dell'ex ospedale Böhler di Maia Alta».
 La Sant'Antonio alla lunga sarà quindi chiusa?  «All'ex ospedale di Via Schaffer sono previsti i posti letto che oggi sono collocati alla clinica di Via Cavour. Non ho idea di cosa farà la Provincia una volta l'ex albergo sarà svuotato».
(rog)

 


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