| LUNEDÌ, 14 AGOSTO 2006
 
 Pagina 13 - Provincia
 
 Piazza Rena. Lo scavo programmato per l’anno prossimo continua ad 
			infiammare il confronto
 
 Referendum per il parcheggio interrato
 
 Lo propongono i consiglieri comunali d’opposizione Vincenzi e Russo
 
 MERANO. Continua a tenere banco la discussione sul parcheggio sotto 
			Piazza Rena. Dopo la frizione all’interno dei movimenti 
			ambientalisti (con i Verdi favorevoli alla realizzazione dell’opera 
			e il Wwf, fra l’altro promotore di una raccolta di 700 firme, 
			nettamente contrario) ecco scendere puntualmente in campo i 
			rappresentanti dell’opposizione in consiglio comunale, più 
			precisamente Loredana Vincenzi e Vincenzo Russo di Alleanza 
			nazionale.
 Essi affrontano però il problema da un altro punto di vista, ovvero 
			la richiesta, avanzata da un’altra trentina di cittadini, che 
			vorrebbe sottoporre a referendum la realizzazione della grande opera 
			i cui lavori dovrebbero prendere avvio a gennaio. Il sindaco Januth, 
			sull’argomento, è stato lapidario anche in occasione della presa in 
			consegna delle firme: «Il garage interrato si farà, le relative 
			concessioni sono già firmate ed un passo indietro ci porterebbe in 
			un pantano pericolosissimo». Tra l’altro, ha tenuto a specificare, 
			si tratta di parcheggi di pertinenza, non pubblici, espressamente 
			previsti da una legge e costruiti con fondi totalmente privati.
 Ma ecco cosa sostengono Vincensi e Russo nella loro interrogazione.
 «Durante gli ultimi mesi - scrivono - si è parlato spesso del 
			parcheggio che l’Amministrazione comunale intende costruire sotto 
			piazza della Rena, abbellita e rifatta totalmente pochi anni fa e 
			costata un sacco di soldi. Tante le voci contrarie che si sono 
			sentite, ultima la lettera pubblicata sulla stampa e firmata da 25 
			persone, le quali chiedono, giustamente, che venga indetto un 
			referendum per decidere se sia effettivamente il caso di dare inizio 
			ai lavori o meno. Constatando che la suddetta opera verrebbe 
			effettuata anche con i soldi dei cittadini, sarebbe opportuno e 
			soprattutto democratico che gli stessi potessero esprimere il loro 
			parere».
 Chiedono pertanto di sapere se il Comune intende prendere in 
			considerazione l’eventualità di ricorrere al referendum oppure, in 
			caso contrario, le ragioni del diniego.
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