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COMUNICATO STAMPA
Abbiamo potuto assistere, da piazza di Siena a Roma, ad una parte del Carosello dell'Arma dei Carabinieri dedicato al 195° annuale della fondazione dell'Arma e subito il ricordo è andato agli anni migliori dell'Ippodromo di Merano.
Troppo tempo è passato da quando, in occasione del glorioso Gran Premio di Merano si esibivano i Carabinieri a cavallo che, con le loro spirali, la Croce di S. Andrea, lo scontro delle frotte e, sulle note del "va pensiero", la famosa simulazione della carica di Pastrengo, accaduta nel 1848, emozionavano e commuovevano tutte le migliaia di persone presenti sulle tribune. Per non parlare della parte dedicata ai cavalli stesi a terra che, in battaglia, avevano il duro compito di sottrarre al fuoco nemico i loro cavalieri offrendo la loro vita. Ognuno di noi ha pagato, a suo tempo, qualsiasi cifra pur di assistere ad uno spettacolo emozionante come il Carosello dei Carabinieri. Uno spettacolo che simulava e simula tutt'ora, due secoli di storia inscenando tutte le battaglie storiche dal 1814 ai giorni nostri. Purtroppo i tempi sono cambiati e del Carosello non vi è più traccia. Probabilmente verremo tacciati di sentimentalismo, di patriottismo, di amore per l'Arma dei Carabinieri, ma questo sentimento non è solamente nostro ma di tanti cittadini meranesi e non solo, che vorrebbero assistere ancora a quello spettacolo indimenticabile ma che purtroppo, probabilmente per costi eccessivi, sia questa Amministrazione che il Cda della Merano Maia non vogliono organizzare ma che farebbe sicuramente molto piacere a tutti i cittadini in particolar modo ai bambini. Speriamo che prima o poi anche questa Amministrazione si renda conto dell'emozione che lo spettacolo procura a tutti coloro che vorrebbero vederlo e che la stessa decida di sprecare meno soldi dei contribuenti in cose superflue e che invece decida di accordarsi con l'Arma per fare in modo che i meranesi possano nuovamente godere di uno spettacolo indimenticabile come il Carosello dell'Arma dei Carabinieri.
Loredana Vincenzi Casella Sergio
Unitalia - Merano
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Merano, 7 giugno 2009
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