COMUNICATO STAMPA
Esprimo la
mia piena solidarietà ai tre gestori del Piccolo, Wunderbar
e Rossini di Corso Libertà che si sono visti costretti ad
accettare il male minore proposto dal primo cittadino di
Merano per quanto riguarda le serate musicali. Ricordo che
anche io, come moltissimi altri, l’anno scorso ero tra
coloro che si divertivano ballando e cantando durante le
serate organizzate dai suddetti bar e sono anche fra coloro
che, il sabato sera alle 24,00, all’annuncio che la musica
doveva terminare altrimenti i gestori avrebbero potuto
essere multati per schiamazzi, ho fischiato e reclamato ma
purtroppo invano. Crediamo di essere in una grande città ma
alla fine siamo in un piccolo paesino dove ogni rumore
fuori dal normale causa lamentele da parte di persone che,
probabilmente, non si ricordano che quando erano giovani
hanno sicuramente fatto cose simili, se non peggiori, pur di
divertirsi. Capirei le lamentele se le serate fossero
organizzate durante la settimana e quindi il giorno
successivo fosse lavorativo, e capirei anche se la musica si
protrasse fino le 2 – 3 del mattino successivo, ma non è
così.
A questo punto
sono tentata di inoltrare una richiesta al Sindaco Januth
con la quale chiedere che venga cambiato il nome alla nostra
città, da Merano a Casa di riposo – Altersheim:
rigorosamente bilingue.