Dedichiamo
vie alla Dr.ssa Giuseppina Bucci ed al Dr. Giancarlo Micheli
Essendo membro
della Commissione consiliare permanente territori, lavori
pubblici, appalti, traffico, ambiente, mi è stata recapitata
la lettera di convocazione con allegata la delibera con la
quale si vuole cambiare la toponomastica di alcune vie
dedicandole alla signora Albertina Brogliati, e al signor
Carlo Alberto Abarth.
In merito
voglio chiarire alcune cose: nella delibera si scrive che,
la signora Alberta Brogliati è una delle due donne
internate che nell’anno 1944 riuscirono a fuggire dal campo
di raccolta sito nell’area ex Bosin e fu colei che assunse
l’iniziativa. Tornata a Belluno,dedicò buona parte della
propria vita al volontariato; azione coraggiosa e nobile,
che rispetto, sulla quale non ho nulla da recriminare.
Per quanto
riguarda invece il signor Carlo Alberto Abarth, la
motivazione è la seguente: considerando che è nato a Vienna,
fu illustre meranese, costruttore di automobili di fama
mondiale, per molti anni partecipò inoltre con successo a
gare motociclistiche. Nel 1949 fondò la Società Abarth & C.
Nel 1971 cedette l’azienda alla Fiat, che ne utilizza ancora
oggi il nome per alcuni modelli; altro motivo valido. Sorge,
a questo punto, una domanda: per quale motivo ad una mia
interrogazione del 2007 con la quale chiedevo che piazza
Rena venisse dedicata al tenore Luciano Pavarotti mi è stato
risposto che era solamente ospite a Merano come persona
privata e non aveva rapporti di natura culturale con la
città?
Conculsione:
si tende a dedicare vie a persone che non sono del luogo
anche se i motivi, ripeto, sono estremamente validi, e non
si pensa invece a dedicare, logicamente previo consenso dei
parenti, una via alla Dr.ssa Giuseppina Bucci stimata e
apprezzata pediatra meranese che tutti conoscono e che ha
curato e salvato molte vite di bambini durante la sua
professione, oppure al Dr. Giancarlo Micheli che oltre ad
essere stato un chirurgo stimato ed apprezzato, era anche
alpino e non ultimo addirittura Sindaco della nostra città.
Come sempre si
tende ad ignorare i nostri concittadini illustri ma si è
propensi a “premiare” persone che con Merano hanno avuto
poco o nulla a che fare, sarebbe giunto il momento che si
cominciasse a ragionare in modo diverso, intitolando le vie
alle persone sopra citate e che tanto hanno dato alla nostra
comunità e che tutti ricordiamo con affetto.
Loredana
Vincenzi
Unitalia-
Merano
Merano, 20
luglio 2008