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COMUNICATO STAMPA

 


Rispondendo al signor Robert Gabrielli diciamo che Unitalia non ha espresso solamente il proprio pensiero ma, anche quello di molti cittadini che ormai stanchi di arroganza e soprusi da parte dei nomadi, ci hanno interpellato per portare a conoscenza di tutta la cittadinanza i loro problemi. Se le famiglie di nomadi che risultano residenti in via Postgranz 3 si fossero comportate in modo corretto, rispettando le regole sin dall’inizio, non si sarebbe giunti a questo punto. Ricordiamo a tutti che lungo la via si sono verificati episodi inquietanti e pericolosi come ad esempio, le corse di auto, che fortunatamente non hanno investito nessuno, feste con musica a volume molto alto fino alle 3 di mattina, inoltre, pare che in occasione di partite o allenamenti presso il campetto sintetico ed in seguito alla fuori uscita del pallone dallo stesso, un membro di una famiglia nomade abbia minacciato di bucare il pallone se l’episodio si fosse ripetuto. Per quanto riguarda i camper dei nomadi parcheggiati a Sinigo, i residenti si sono stancati di avere escrementi umani in giro per tutto il parcheggio, schiamazzi a tutte le ore, addirittura riunioni con tanto di sedie in mezzo al parcheggio ed anche in questa zona, a quanto pare sono state fatte delle minacce ai residenti. Inoltre, si è aggiunto un fatto molto pericoloso per la sicurezza di tutti, visto che sotto un camper sono state posizionate due bombole di gas. Specificato tutto questo riteniamo che la convivenza in questo modo non sia assolutamente possibile, i nomadi, per usanza dovrebbero spostarsi continuamente, in questi casi invece si sono sistemati da anni nelle zone sopra indicate. Si vorrebbe, addirittura, che il comune spendesse 900 mila Euro, soldi dei contribuenti, per la costruzione di due campi nomadi. Abbiamo capito che a pretendere sono capaci tutti ma dare in cambio almeno un po’ di rispetto: no! Le regole, caro signor Gabrielli ci sono per tutti e devono essere rispettate anche dai nomadi e se proprio queste famiglie non riescono a rispettarle possono trovarsi un altro posto dove andare lasciando finalmente in pace i meranesi che stanno subendo di tutto e di più da troppi anni.

 


        Loredana Vincenzi                       Casella Sergio


            coordinatore comunale           vice coordinatore comunale


            Unitalia - Merano

i

Merano, 19 ottobre 2009
                                                               

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