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COMUNICATO STAMPA

 

Da anni anche Unitalia si occupa del campo nomadi, ed ora, visti gli slogan urlati in campagna elettorale da Alleanza per Merano, si dovrebbe essere alla stretta finale, ma l'unica voce che non si sente è proprio quella dell'assessore al decentramento Carmelo Genovese che nel suo programma aveva, come promessa elettorale, la soluzione del problema. Il leader dei nomadi, afferma che in Comune si è parlato molto fino ad oggi di collocare il campo nomadi in un'altra zona ma alla fine non si è mai provveduto a farlo veramente. Se fossi in lui chiederei appuntamento al neo assessore Genovese che sicuramente, a parole come, probabilmente, è sempre stato abituato a fare, troverà magicamente la soluzione magari trasferendoli nel giardino di casa sua togliendo le sue amate rose e dimostrando di meritare finalmente l'incarico che gli è stato affidato sia dalla Svp, sia dagli elettori che in lui hanno creduto per l'ennesima volta, forse dimenticandosi di quanti partiti abbia cambiato nei 30-35 anni che fa parte della politica meranese ed a maggio, forse perché nessuno gli dava più credibilità è arrivato alla decisione finale di fondarne uno suo come ultima spiaggia per poter occupare nuovamente un posto in consiglio comunale oppure nella giunta senza probabilmente, pensare che per quest'ultimo bisogna averne le capacità visto che si percepisce un lauto stipendio che tutti noi meranesi provvediamo a versare. Detto questo, torniamo a cose serie ed importanti. A mio modesto parere la soluzione per il campo nomadi ci sarebbe, anche se io sono fermamente convinta che andrebbero cacciati dal territorio meranese almeno che non riescano a dimostrare come facciano a mantenersi senza lavorare. Sarebbe opportuno pensare di sistemare il campo nomadi presso una delle caserme dismesse, magari quella più "isolata" e poi fare in modo che più nessuna famiglia di nomadi metta piede sul nostro territorio come già fatto in molti comuni d'Italia dove il numero di nomadi era molto maggiore a quello che Merano deve sopportare da quasi 30 anni. Ultima mia considerazione è collegata al fatto che il neo assessore Genovese abbia dichiarato sulla stampa locale di voler riallacciare i rapporti con i comitati di quartiere cominciando dall'aspetto umano. Sinceramente non vedo come possa fare una cosa del genere visto che, dopo la sua elezione, alcune persone gli hanno fatto i complimenti per il traguardo personale raggiunto ricevendo in risposta che non aveva assolutamente bisogno dei complimenti di nessuno. Se i rapporti umani cominciano con queste premesse mi viene solamente da ridere.

 

Loredana Vincenzi

Unitalia - Merano

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Merano, 18 luglio 2010                                                               

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