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			COMUNICATO STAMPA 
 
			  
			
Domenica avverrà la solita parata di “cappelli piumati” che, come ogni anno, marceranno fino al monumento di A. Hofer per celebrare un rito religioso e sparare alcuni colpi a salve.  Se fossimo  ottusi ed ignoranti avremmo già chiesto prima di tutto la rimozione del monumento ed in secondo luogo che la manifestazione venisse proibita, ma siccome noi italiani di Merano capiamo che qualsiasi monumento, dall’Alpino di piazza Mazzini ad A. Hofer sono una parte di storia e devono essere preservati come tali, non lo faremo nonostante per tutto il corso dell’anno sventolino, ai lati dello stesso, due bandiere rosse e bianche con la scritta “Ein Tirol” cosa che, a nostro avviso, offende e lede  la sensibilità del gruppo linguistico  italiano. 
A noi nulla importa se il presidente Durnwalder sarà o meno presente alla commemorazione, quello che  ci  interessa è che anche la parte del gruppo linguistico tedesco, che tanto sta facendo contro i monumenti italiani, capisca finalmente l’importanza storica di queste opere d’arte e la smetta di chiederne la rimozione solamente per fomentare gli animi.  Di persone come la “signora con la treccia” la quale, se non ci fossero più i monumenti italiani non avrebbe più ragione politicamente di esistere e il “presidente provinciale di alcuni” che vive da anni dei “sussidi” di Roma, siamo certi che gli abitanti di Merano farebbero volentieri a meno!
 
			  Loredana Vincenzi                       Casella Sergio
 coordinatrice comunale           vice coordinatore comunale
 Merano, 17 febbraio 2011Unitalia - Merano
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