Comunicati stampa

 


GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE UNITALIA

 


Al Presidente del Consiglio Provinciale

BOLZANO


Mozione: Assurda l’abolizione del certificato medico di riammissione scolastica dopo malattia.

 


Prendiamo atto, con giustificato sconcerto, che la Giunta Provinciale avrebbe deciso, con delibera n. 1656 del 5.11.12, la riammissione degli alunni nelle classi senza obbligo della certificazione medica ( quella che stabilisce la completa guarigione) dopo una assenza per malattia superiore ai cinque giorni. Viene quindi meno, senza ragione ne spiegazione alcuna, l’ obbligo di produrre il certificato medico di riammissione scolastica così come invece previsto dal DPR n. 1.518 del 22.12.1967 all’art.42, ancora in vigore, come è ovvio che sia, su tutto il territorio nazionale.

Questa decisione della Giunta provinciale, che riteniamo assolutamente ingiustificata, consentirebbe ai genitori di decidere autonomamente, e quindi senza alcuna visita e conseguente certificazione medica, se il figlio risulta perfettamente guarito da qualsiasi tipo di malattia e quindi idoneo al ritorno a scuola. Senza contare che, vista l’assenza superiore ai cinque giorni, il ragazzo potrebbe anche essere stato afflitto da una patologia grave e contagiosa per gli altri compagni di classe!

Lo spirito del DPR n. 1.518 è proprio circoscrivile a questo unico e certamente prioritario scopo: evitare il rientro in classe di ragazzi che potrebbero essere ancora non perfettamente guariti e comunque in grado di costituire pericolo anche per altri. Evitare quindi, nei casi estremi, anche l’inizio di vere e proprie epidemie dovute a contagio che solo un adeguata certificazione medica può scongiurare.

Con quale raziocinio la Giunta sia potuta addivenire ad una tale deliberazione non siamo in grado di interpretarlo; certo è che ci appare assolutamente irrazionale e, contemporaneamente, in contrasto con ogni forma di salvaguardia della salute pubblica in un settore, quello degli scolari, fra le più delicate e degne della massima attenzione.









SI INVITA LA GIUNTA PROVINCIALE




- A prendere atto che oggi nelle scuole vi sono anche ragazzi che provengono da altri Stati, con altre culture e tradizioni (non escluse quelle igienico sanitarie a volte molto distanti dalle nostre) e che quindi, a maggiore ragione, non si interpreta questa irrazionale decisione della Giunta Provinciale che risulta in netto contrasto con le più elementari forme di tutela e salvaguardia della salute degli scolari e dei docenti


- A recedere da questa decisione con il ritiro della delibera n. 1656 del 05.11.2012 che ci appare assolutamente irrazionale oltre che contraria alle norme europee, nazionali e, fino a poco tempo fa, anche provinciali, poste alla giusta salvaguardie della salute dei giovani.




Bolzano, 26 novembre 2012
                                                               


Donato Seppi

UNITALIA


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