Comunicati stampa

 


GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE UNITALIA

 


Al Presidente del Consiglio Provinciale

BOLZANO


Mozione: Sopprimere il sussidio casa risulta necessario perché è negli interessi degli inquilini ( di qualsiasi provenienza!) e delle casse pubbliche.

 


Se la Corte Europea stabilisce che il sussidio casa, inteso come contributo provinciale per sostenere la spesa mensile dell’affitto, deve essere attribuito anche ai cittadini extracomunitari nello stesso modo e nella stessa sostanza di ciò che spetta ai cittadini locali, nasce una ragione in più per sopprimere questa pubblica elargizione che è socialmente fallita già dalla sua introduzione legislativa. E questo a prescindere dal fatto che siano cittadini locali, europei o extracomunitari coloro che ne hanno fino a qui (solo apparentemente !!) goduto.

Siamo da sempre convinti infatti che il sussidio casa non sia mai servito ad aiutare le famiglie meno abbienti a pagare l’affitto ma sia solo utilizzato per aumentare in modo inaccettabile i canoni mensili da corrispondere ai proprietari di case da parte degli inquilini. Lo scopo ottenuto è stato quello di mantenere incredibilmente alti i canoni di locazione e, in ultima analisi, è stato introdotta e mantenuta, con i quattrini del contribuente, una metodologia atta a garantire finanziamenti pubblici ai padroni di casa “passando” attraverso l’ impossibilità degli inquilini di fare direttamente fronte al totale pagamento del canone. Si può quasi affermare che si è sfruttata, anche se forse in buona fede, la povertà di diverse famiglie per ingrassare i proprietari immobiliari!

Eliminare il sussidio casa significherebbe quindi vedere diminuire gli affitti degli stessi importi oggi corrisposti dalla provincia: si otterrebbe un risultato positivo per tutti gli inquilini non più costretti a fare domande di contributo avendo incertezze sulle risposte; tutti i cittadini di qualsiasi provenienza sarebbero definitivamente posti sullo stesso piano; il cittadino contribuente vedrebbe risparmiati milioni di euro annui.





SI INVITA LA GIUNTA PROVINCIALE




- A creare in breve tempo i presupposti per la soppressione dei pubblici contributi provinciali denominati “sussidio casa” e destinati agli inquilini meno abbienti per fare fronte al pagamento del canone di affitto.


- A prendere atto che detti contributi sono di fatto incassati, se pure in forma indiretta, dai proprietari degli alloggi affittati i quali sarebbero costretti a diminuire immediatamente il costo degli affitti nel caso in cui i loro inquilini non fossero più finanziati.


- Ragione in più per addivenire a quanto sopra sta nell’applicazione molto gravosa dell’IMU per gli appartamenti sfitti: i proprietari hanno interesse a mantenere affittate lo loro proprietà anche nel caso di una drastica e auspicata diminuzione del prezzo del canone che derivasse dalla soppressione del sussidio casa.




Bolzano, 25 aprile 2012
                                                               

Donato Seppi

UNITALIA


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