Comunicati stampa

 


MOZIONE

 


Al Presidente del Consiglio Provinciale

BOLZANO


Mozione: L’ASL deve assolutamente svolgere le proprie funzioni con efficienza e tempismo: inaccettabili rimborsi spese parziali per visite specialistiche esterne!

 


Quella dei responsabili provinciali alla sanità che cercano, in modo evidentemente impacciato, di porre rimedio alla mancata funzionalità dell’ operato sanitario provinciale, proponendo di elargire ai pazienti rimborsi spesa, fra il resto parziali e insufficienti, in caso di incapacità nello svolgere per tempo le visite specialistiche richieste, risulta essere una dichiarazione di resa e l’ammissione palese alla Loro sconfitta organizzativa e operativa. L’ ASL ha il dovere assoluto ed inderogabile di fornire risposte certe ai pazienti entro 60 giorni dalla richiesta di qualsiasi visita specialistica: questo è il suo compito sociale, politico e amministrativo che non può concedere altre deroghe e giustificazioni a disservizi oramai insopportabili. Già i sessanta giorni canonici possono risultare un tempo inaccettabile di attesa per determinate visite; già dovere affrontare un viaggio in un altro ospedale provinciale per ottenere nei sessanta giorni dalla prenotazione la visita richiesta può risultare estremamente difficoltoso per anziani, invalidi e portatori di handicap; già che i responsabili della sanità provinciale hanno promesso da anni di accorciare le liste di attesa ed i tempi di accoglimento per le visite specialistiche senza essere ancora in grado di mantenere i loro stessi intendimenti; ora si aggiunge la beffa della restituzione di 50 Euro per ogni fattura che superi questo importo (magari doppio o triplo!) e che risulti il pagamento di una prestazione medica privata nel caso in cui l’ASL non dia la possibilità di svolgere ciò che è nelle sue funzione entro il tempo di sessanta giorni (termine, fra il resto, da se stessa fissato)! Forse sta sfuggendo di mano la situazione all’assessorato competente e le soluzioni estemporanee proposte alle deficienze sanitarie provinciali, non danno ai responsabili della sanità il senso compiuto delle Loro dichiarazioni. E allora bisogna essere estremamente chiari: nessuno ha bisogno di ottenere un rimborso parziale ( molto… percentualmente parziale…) alle spese eventualmente sostenute per visite mediche private. Tutti, invece, abbiamo bisogno di un sistema sanitario efficiente che non è nato per elargire contributi ai pazienti per le visite esterne ma che agisce in modo rapido ed efficiente alle richieste dei cittadini. L’Asl non è la cassa a cui attingere per adire a visite presso medici privati ma è un pubblico servizio che ha il dovere di funzionare e per il quale vengono trattenute ai lavoratori e ai pensionati non certo modiche cifre per garantirne la funzionalità. Questo è quello che non può essere solo chiesto alla Sanità Provinciale ma deve essere assolutamente preteso!



SI INVITA LA GIUNTA PROVINCIALE




- Ad assumersi definitivamente la responsabilità politica, amministrativa ed istituzionale di fornire ai cittadini un servizio sanitario che sia all’altezza del proprio ruolo e che garantisca in modo inequivocabile ai pazienti la possibilità di accedere a visite specialistiche ospedaliere sempre e comunque entro sessanta giorni dalla prenotazione.


- A giungere alla soluzione del problema di snellire le liste di attesa per le visite specialistiche entro sei mesi per giungere, entro tale termine, a realizzare definitivamente gli impegni di cui al punto precedente.


- A corrispondere ai cittadini, in questi sei mesi di transizione, l’effettiva spesa sostenuta per eventuali visite esterne autorizzate, in quanto non garantite nei sessanta giorni dall’asl, dimostrabile mediante fattura, dalla quale potrà essere eventualmente detratto solo l’importo del ticket.


- A rendersi conto che all’inefficienza di un apparato pubblico importante e fondamentale come la sanità non si risponde con inaccettabili soluzioni (50 Euro per ogni fattura!) ma si compie il proprio dovere di funzionalità ed efficienza.



Bolzano, 23 marzo 2012
                                                               

Donato Seppi

UNITALIA


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