Al Presidente del Consiglio Provinciale
BOLZANO
GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE UNITALIA
Interrogazione: Ci appare sempre più ovvio che la prevista funivia della Plose costituisca
una incredibile “bufala” inventata per ragioni elettorali.
Considerare la Plose una stazione turistica e sciistica al pari di altre località molto più famose e circostanti, quotate e dotate di recettività altamente qualificata, risulta realisticamente difficile.
Ciò premesso va considerato che realizzare una funivia che dalla Stazione ferroviaria di Bressanone conduca a Sant. Andrea è un' idea del tutto astrusa perché non si può credere, anche animati da un irrazionale ottimismo, che il destino della Plose possa essere legato a questa infrastruttura. Bisogna invece prendere realisticamente atto che la Plose va presa per quello che è: una splendida montagna, senza ombra di dubbio, ma il paragone con Plan De Corones e le località della Val Gardena o della Val Badia non regge.
E se da una parte la montagna di Bressanone, giustamente cara ai brissinesi, risulta comunque lontana da potere ottenere ampio successo per il turismo, dall’altra i sogni di gloria di qualche assessore provinciale, più propenso a ricercare suffragi per la prossima campagna elettorale che impegnato a creare un futuro idilliaco per la Plose, completano un quadro più improntato all’ipocrisia politica e alla strumentalizzazione che al realismo.
Sono fermamente convinto che alcuni gestori della politica provinciale, dalle cui labbra sembra “pendano” tutti Coloro che ancora credono nella reale possibilità di vedere realizzata questa funivia, siano i primi ad essere consapevoli che nulla verrà realizzato. Posso anche sbagliare ma, la ragione legata alle ristrettezze economiche in cui giacciono le pubbliche casse e, non slegata da queste considerazione, anche la secondaria importanza di una simile spesa mi pone nelle condizioni di ipotizzare la concreta possibilità di trovarmi dinnanzi ad una delle solite “bufale” inventata a tavolino solo per racimolare qualche consenso elettorale da parte, mi sia consentito, dei più sprovveduti. E, se così fosse, sarebbe estremamente grave!
SI INTERROGA LA GIUNTA PROVINCIALE
- Se davvero la Provincia intendesse realizzare questa opera, tanto decantata, con quali quattrini intende finanziarla preso atto che nel bilancio 2013 non sarebbero previsti nemmeno i fondi per la definitiva progettazione?
- Prevedere il passaggio della funivia sopra il centro abitato di Bressanone, oltre ad essere estremamente pericoloso, porterebbe al deprezzamento del capitale immobiliare di interi quartieri. Se l’ ente pubblico, come annunciato, dovesse rimborsare ai proprietari la perdita del valore immobiliare di ognuna delle singole particelle edificate ed attraversate dalla funivia con quali risorse ne farebbe fronte e a quale spesa inimmaginabile, oltre a centinaia controversie giudiziarie, andrebbe incontro?
- Quella specie di torre Eifel costituita dal previsto pilone posto in un punto cruciale del traffico veicolare e pedonale già altamente pericoloso – intersecazione fra la Statale del Brennero, viale Mozart e viale Stazione - come sarebbe accettato dalla popolazione?
- Se fosse vero, come in diversi ambiti si sussurra, davvero si crede che un supposto nuovo centro commerciale che andrebbe realizzato presso la stazione a valle della funivia possa costituire ragione di rinnovato interesse commerciale e quindi turistico?
- Può il Comune di Bressanone essere posto nelle condizioni di indire un referendum consuntivo “pro o contro alla funivia” e, sulla base dello stesso, innescare ragioni di scontro nella amministrazione comunale quando la Provincia non avesse nessuna intenzione di realizzare l’ opera, non fosse altro che per la semplice mancanza di fondi?
RICHIEDESI RISPOSTA SCRITTA
Bolzano, 30 novembre 2012
Donato Seppi
UNITALIA
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