Interrogazione

 



Al Presidente del Consiglio Provinciale

BOLZANO

 


Interrogazione: L’ assessorato alla Cultura si farebbe “scudo” della consulta quando nega contributi inferiori ai 50.000 Euro?

Alle associazioni che inoltrano domanda di contributo all'assessorato alla cultura, in caso di rifiuto del contributo, questo verrebbe motivato con una formula che recita all’incirca così: “la Consulta non ha ritenuto idonea la domanda”. Fatto sta che questa formula sarebbe stata usata anche per tutte quelle domande sotto i 50.000 euro di contributo che non verrebbero affatto vagliate dalla Consulta.

Questa pratica, se così impostata, risulterebbe quantomeno ambigua e fuorviante perché sottolineerebbe la centralità di un organo che non è affatto decisionale nell'erogazione dei contributi e sposta la responsabilità dell'Ufficio e l'arbitrarietà delle sue decisioni verso un organo collegiale che però nella maggior parte dei casi non ha alcuna voce in capitolo. Questa pratica sarebbe quindi contraria ad ogni principio di trasparenza.

A ciò si aggiunge che i verbali della Consulta Cultura non risulterebbero mai approvati. Dalla lettura di questi non si evince alcuna obbligatoria votazione dei verbali scritti relativi alla riunione precedente.





SI INTERROGA LA GIUNTA PROVINCIALE


- Corrisponde al vero che detto sistema a “scarica barile” sarebbe stato posto in atto dall’ assessorato?

- Se si, perché l’assessorato userebbe una “formula dichiaratoria” che scaricherebbe la responsabilità di simili decisioni alla Consulta anche quando la stessa non sarebbe chiamata in causa?

- La eventuale abitudine di non approvare i verbali della Consulta nelle riunioni successive è da ritenersi lecita per un'amministrazione che farebbe vanto di trasparenza?

- Nel caso che membri della Consulta Cultura italiana di nomina assessoriale, risultassero quasi sistematicamente assenti dalle riunioni della Consulta, non si ritiene opportuno che l’assessorato ne chieda le dimissioni ?

- Corrisponderebbe al vero che al funzionario più anziano dell'Ufficio Cultura, che in passato ha ricoperto incarichi di rilevante responsabilità, non verrebbero più assegnati incarichi di responsabilità amministrativa? Se si per quali ragioni? Si potrebbero ipotizzare forti divergenze con la nuova gestione politica dell’assessorato? Se si, quali sono esattamente i motivi?

 


RICHIEDESI RISPOSTA SCRITTA


Bolzano, 29 ottobre 2012
                                                               

Donato Seppi


UNITALIA


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