Interrogazione

 



Interrogazione: Esiste davvero la necessità di sponsorizzare con pubbliche risorse campagne pubblicitarie in cui si espongono manifesti rappresentanti due uomini in chiari atteggiamenti omosessuali?

 


Ammesso che possano esistere, pure nel pieno rispetto democratico della libertà di pensiero, veicoli pubblicitari che creano disappunto all’osservatore e, ancora di più, scandalo agli individui più deboli, questi hanno la necessità di essere monitorati e, se serve, censurati in modo coercitivo. Certamente non vanno finanziati, giungendo al paradosso, con pubblico denaro!

Il riferimento è alla campagna pubblicitaria relativa al rispetto degli omosessuali e alla lotta alle discriminazioni che verso di Loro sarebbero ancora perpetrate: il messaggio è quindi riconducibile alla ricerca, quasi parossistica, della assoluta uguaglianza di considerazione a Loro dovuta e al ripudio di qualsiasi forma di discriminazione nei Loro confronti. Concetti assolutamente evidenti, se non fossero stati triti e ritriti in ogni possibile occasione: andrebbero però circoscritti in un ottica che non conceda spazio allo scandalo visivo come quello proposto in quella inaccettabile campagna pubblicitaria in cui si vedono, su manifesti esposti alle fermate degli autobus, due uomini in evidente approccio affettivo che prelude al contatto fisico. Se l’omosessuale va rispettato come chiunque altro non si giustifica la propaganda, seppure in forma indiretta all’omosessualità; ancora meno è accettabile che si possa considerare l’omosessualità come una ragione di orgoglio; sia esso personale o riferito alla categoria.

E allora quei manifesti perché sarebbero stati realizzati e pubblicati con la partecipazione o anche solo la sponsorizzazione e quindi l’implicito avallo del comune di Bolzano, della Provincia e della Regione? Forse che le casse pubbliche sono talmente straboccanti di denaro da concedere risorse per la pubblicazione di manifesti in cui due uomini stanno per baciarsi? E, anche prescindendo da demagogiche questioni relative alla spesa comunque pubblica, il Comune e la Provincia assieme alla Regione, ritengono educativo questo messaggio di evidente promozione alla omosessualità?



SI INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE, PROVINCIALE E COMUNALE




- Su quali convincimenti etici e politici si basa l’adesione della Provincia alla campagna pubblicitaria in difesa dei diritti dei gay per la quale sono stati esposti, in luoghi sensibili come le fermate degli autobus, manifesti su cui spicca la figura di due uomini affettuosamente e fisicamente legati da un evidente rapporto omosessuale?

- Quanti denari pubblici sono stati concessi e a chi per questa campagna pubblicitaria da parte della Provincia, del Comune di Bolzano e della Regione?

- Pure nel convincimento trasversale che il rispetto per le tendenze sessuali di chiunque vada rispettato quando è garantita la piena consapevolezza e disponibilità dei partner, ritengono gli enti pubblici finanziatori o compartecipi finanziari di questa campagna che l’omosessualità vada, seppure in forma indiretta, propagandata?

- Se si, per quale ragione?

Bolzano, 25 maggio 2012
                                                               

Il Consigliere Provinciale di UNITALIA



Donato Seppi


comunicati stampa

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