Interrogazione

 



Al Presidente del Consiglio Provinciale

BOLZANO

 


Interrogazione: Scuole E. Levinas: struttura per professioni a carattere socio sanitario o filiale del conservatorio?


La scuola professionale per “le professioni sociali E. Levinas” ha da qualche tempo pubblicato una rivista patinata avente il chiaro scopo di pubblicizzare la sua esistenza: in una elegante ed evidentemente costosa forma della quale non interpretiamo la ragione se non che in essa spicca la presenza dell’assessore competente. In essa emerge, fra il resto, la presenza nella stessa di attrezzatissimi locali super attrezzati adibiti a laboratori di diverso indirizzo didattico e quindi riferibili a disparate materie di apprendimento. La scuola, aperta da circa due anni e, caso davvero inspiegabile, mai ufficialmente inaugurata, presenterebbe comunque delle “stranezze” degne di convincenti chiarimenti.


SI INTERROGA LA GIUNTA PROVINCIALE


- Quanto è costata la rivista patinata, da chi è stata commissionata, in quante copie sarebbe stata stampata e a chi sarebbe stata rivolta e quindi distribuita, oltre che ad eventuali possibili studenti?

- Quali di fatto le finalità di questa comunque costosa pubblicazione?

- Gli attrezzatissimi locali scolastici super attrezzati come laboratori quanti sono?.

- Quali le attrezzature in essi presenti e da quanti studenti ognuna di queste apparecchiature viene utilizzata?

Ancora di più ci appare degna di meraviglia la presenza nell’istituto di un pianoforte professionale a coda che non riusciamo ad interpretare a quale scopo didattico possa essere dedicato in una scuola per operatori socio sanitario/assistenziali

 


- Chi è il proprietario dello strumento musicale?

- Chi lo usa?

- Chi lo ha eventualmente acquistato e a che scopo preso atto che stentiamo davvero a credere che venga utilizzato da allievi o insegnanti non rientrando certamente l’insegnamento dell’ uso del pianoforte nella figura di operatore socio sanitario?

- Pure consapevoli che, come materia didattica, pariteticamente intesa come in un'altra scuola superiore in cui al massimo si usano economici tamburelli e pifferi, anche la musica viene, seppure marginalmente, insegnata, serve davvero un pianoforte per la didattica musicale di un istituto professionale?

- Chi, se fosse stato acquistato con spese a carico della pubblica amministrazione, ne avrebbe autorizzato la spesa e a quanto ammonterebbe la stessa?

- E chi, eventualmente lo usa e, a quali scopi?

RICHIEDESI GENTILE RISPOSTA SCRITTA


Bolzano, 22 ottobre 2012
                                                               

Il Consigliere Provinciale di UNITALIA


Donato Seppi


comunicati stampa

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