Inaccettabili, fuorvianti ed offensive sono le prese di posizione dei verdi contro i colleghi del centro-destra relativamente alla presidenza della “commissione SEL” assegnata allo stimato collega Vezzali e pretesa da qualcun’altro. Accuse che i Verdi dovrebbero rivolgere a Loro stessi per non avere nemmeno tentato di trovare un accordo con le opposizioni per la nomina del presidente della commissione al punto da vedere Dello Sbarba votare se stesso da solo per accedere a quella nomina che, evidentemente, riteneva utile detenere all’ unico scopo di “costruirci sopra” la prossima campagna elettorale non avendo altre ragioni per contrastare gli altri partiti del centro-sinistra e il movimento di Grillo. Perché la logica della politica di Dello Sbarba è palese: sa essere propositivo solo accanendosi contro qualcuno come è nello stile, nella storia e nell’unica logica dei comunisti (anche quando si definiscono “post”!). Parla di una dirigenza della commissione ammansita e denuncia un gioco “sporco” da parte del centro-destra che, fino a prova contraria, detiene tutti i diritti di esistere e di proporre propri candidati in ogni assemblea istituzionale: la prova dei fatti dimostrerà che non vi è alcun ammansimento, anzi, la commissione, saprà colpire nel segno con fermezza e serietà. Fra il resto anche il più sprovveduto dei cittadini è conscio che da parte di Unitalia si è sempre dimostrata piena contrarietà alla maggioranza e uno spirito combattivo assolutamente inconfutabile rimanendo però, sempre e comunque nella logica dell’anti comunismo più viscerale. Sconosciuti a noi come anche al collega Vezzali, i giochi politicamente sporchi denunciati da Dello Sbarba: deve conoscerli solo Lui molto bene preso atto che è membro di un partito che lo vede all’opposizione in Provincia, in maggioranza e in giunta nel comune di Bolzano e in maggioranza anche in Regione per quanto riguarda la parte trentina dei Verdi: ottimo esempio di coerenza e di trasparenza politica e, se vogliamo, anche di giochi politici, in questo caso sì, davvero sporchi! Ancora di più, e qui raggiungiamo il massimo della tracotanza, i Verdi e Dello Sbarba non hanno mai chiesto, come invece sempre pretenderebbero dagli altri, che si dimettesse da city manager il Loro collega di partito (adesso miracolosamente ex?) chiamato dal Sindaco a ricoprire quella importante carica malgrado sia non solo indagato ma anche rinviato a giudizio dalla Procura per la tragedia del treno della Val Venosta e adesso, guarda caso, non più appartenente ai Verdi. Anche se ciò fosse vero e non costituisse come molti dubitano, una mossa “politicamente sporca” e studiata a tavolino, come si giustifica il fatto che i Verdi, a prescindere se il loro collega di partito sia o no un ex, non ne hanno mai chiesto l’allontanamento da quella comoda ( e ben remunerata) poltrona? Paura di mettere in discussione i delicati rapporti di maggioranza in seno al consiglio comunale dove detengono, assieme alla SVP, assessori e dirigenti? E’ questo un gioco pulito da parte di chi vuole fare intendere che chi ha problemi con la Giustizia deve ritirarsi fino al raggiungimento di sentenza definitiva? In ultima analisi, Unitalia non ha bisogno di lezioni di coerenza e di trasparenza da nessuno e meno che meno dai Verdi: rivendica il diritto di esistere, di produrre la propria politica e di proporre candidati all’interno delle istituzioni che fanno parte della sua area politica e, se gli stessi vengono anche eletti, sarebbe giusto che qualcuno se ne facesse una ragione. Se non altro di stile presa coscienza che se anche Vezzali ha avuto i voti della SVP, certamente non mercanteggiati, oltre che i nostri, ci risulta che anche per essere stato presidente del Consiglio il collega Dello Sbarba è stato eletto con i voti della SVP così come (con l’incondizionato??) appoggio della Stella Alpina tutti i Suoi colleghi di partito attualmente in Giunta comunale a Bolzano.

Donato Seppi

UNITALIA