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Quando un medico ospedaliero invoca o augura la morte a chicchessia non è degno del giuramento di Ippocrate


Copia della lettera da me inviata in data odierna all’assessore alla Sanità della Provincia di Bolzano


Egr. Sig. Assessore alla Sanità della Provincia di Bolzano

Dott. Richard Theiner

SEDE

 


Carissimo assessore,

voglio informarla che non ho mai condiviso ne politicamente ne ideologicamente Silvio Berlusconi; non lo ho mai ovviamente votato e, francamente, considero il suo partito la fotocopia del PD; fra i due non saprei chi per primo relegherei alla storia per il suo malgoverno, le sue malefatte politiche e i suoi interessati interventi. Ovvio che quindi interpreto la rabbia che in questi giorni emerge dal popolo italiano il quale non può assolutamente sopportare una politica nazionale, da chiunque perpetrata, atta ad anteporre i problemi personali a quelli nazionali, ammesso che le questioni romane siano esattamente come ci vengono strumentalmente propinate dai media di regime e che quindi non ci si trovi dinnanzi ad una manfrina architettata in accordo con gli apparenti avversari che, guarda caso sono alleati di governo! Sono schifato da chi ci governa a Roma, sono nauseato dal PDL e da Berlusconi tanto quanto dal PD e dai loro interessati alleati. Non ho remore nel segnalare che considero anche la SVP , il Suo partito, un alleato certamente non disinteressato.

Detto questo, perché necessariamente andava premesso, in quanto la mia onestà intellettuale me lo impone, ritengo anche che Facebook possa essere una valvola di sfogo, a volte anche il più becero, usato da milioni di cittadini, altrettanto schifati, inviperiti e oltre modo arrabbiati da un andazzo romano peggiore di quello della prima Repubblica. Ritengo però doveroso credere che ognuno debba sempre ricordarsi chi è e chi rappresenta nella vita privata, pubblica e professionale quando scrive su Facebook: giungere ad augurare la morte fisica, e quindi non solo politica, a qualcuno, si chiami Berlusconi o Mario Rossi, quando si è segretari di un partito, fra il resto Vostro alleato, praticando, oltre tutto, la professione di chirurgo in un pubblico ospedale è davvero disgustoso, penoso e francamente aberrante.

E non invento nulla se riporto esattamente il titolo posto sul sito Facebook dell’ Alto Adige in cui il dott. Frena, segretario del PD locale affermerebbe: “e adesso speriamo in un governo depurato dalle scorie. Pulito come dopo una terapia antielmintica. 77 compleanni sono troppi”. Dichiarazioni talmente palesi nel loro abominevole significato da indurre il giornale ad intitolare: “il segretario del PD altoatesino si augura la morte di Berlusconi”.

Una dichiarazione che crea sconcerto e lascia sbigottiti: chi ha prestato per ragioni professionali il giuramento d’Ippocrate e stabilisce che 77 compleanni, compiuti da chicchessia sono troppi, è meglio che abbandoni la professione.

Chiedo quindi, sig. assessore che si prendano immediati provvedimenti nei confronti del dott. Frena per quanto da Egli affermato e per la palese inconciliabilità di tali dichiarazioni con la sua professione svolta all’ Ospedale di Bolzano e pagata con soldi pubblici.

La prego altresì di considerare che nell’eventualità di un mio ricovero in stato di incoscienza all’ospedale di Bolzano, sia fatto assoluto divieto al dott. Frena di prestarmi qualsiasi tipo di cura in quanto non vorrei che anche i miei 60 anni, preso atto che sono un chiaro avversario politico dello stesso, possano costituire una ragione per considerarli gia “troppi”.

Certo in un Suo interessamento e cosciente che sarà Suo dovere prendere provvedimenti certi e severi nei confronti di un Suo dipendente, mi è gradita l’occasione per porgerLe distinti saluti.

Il Consigliere Provinciale di UNITALIA

Donato Seppi

Bolzano, 30 settembre 2013-09-30


PS: Questa mia, in copia, sarà altresì inviata all’ ordine dei medici per opportuna conoscenza!
                                                               






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