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GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE UNITALIA

 


Comunicato stampa: Aberrante la decisione di appoggiare una Mozione revanscista e pan tirolese da parte della SVP sulle denominazioni dei rifugi alpini.

 


L’ignobile decisione politica di votare a favore di una Mozione, presentata dal partito della Klotz politicamente sponsorizzato dall’ ala più estrema dei pan tirolesi locali, che impegna la Giunta ad eliminare i nomi italiani ai rifugi alpini gestiti dalla Provincia, assieme alla presenza sugli stessi del vessillo Tricolore, sta a dimostrare l’ipocrisia di una SVP che da una parte strizza l’occhio agli Italiani e dall’altra non si lascia sfuggire l’occasione per offenderli e ferirli colpendoli etnicamente alle spalle.

La decisa, concreta e coraggiosa presa di posizione del CAI ottiene tutta la nostra più convinta solidarietà e il nostro appoggio incondizionato perché, a prescindere anche dai nefasti effetti turistici giustamente espressi da Broggi, esiste un etica ed una morale che vorrebbe la convivenza fra i gruppi etnici e non certamente si possono sopportare oltre le continue e recidive dichiarazioni di guerra.

Su queste basi si ritorna a tempi bui del passato, con una SVP su posizioni talmente oltranziste da fare temere il peggio, alla faccia di quei cittadini italiani o pseudo tali che in passato la hanno anche votata; il tutto purtroppo avviene in una penosa situazione politica in cui a Roma si accetterebbe di discutere l’estromissioni di denominazioni italiane dalla toponomastica locale, trascurando lo Statuto che impone il bilinguismo assoluto e senza deroghe per qualsiasi toponimo.

Se questo è l’inizio della campagna elettorale avremo degli sviluppi davvero degni della massima attenzione anche se percepiamo fino infondo che tutto ciò serve a sviare l’attenzione dei cittadini dalle problematiche che apparirebbero più concrete, quelle che vivono ogni giorno i cittadini costretti a sopportare inefficienza pubblica in ogni settore e scandali di ogni genere.

Vorremmo che lo stesso coraggio di Broggi fosse anche condiviso dall’ANA i cui dirigenti locali appaiono più critici nei confronti di un ex ufficiale degli Alpini fotografato con il suo cappello, piuttosto che delle serie problematiche che ci stanno affliggendo che nulla hanno di politico e di partitico in quanto vìolano ferocemente la Costituzione Italiana che anche l’ANA avrebbe il dovere di difendere





Bolzano, 20 settembre 2013
                                                               

Donato Seppi
UNITALIA





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