Comunicati stampa

 


GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE UNITALIA

 


Comunicato stampa: Museo delle semi rurali: una promessa che esigiamo venga mantenuta!

 


Sarebbe inutile e fuorviante iniziare in questa fase una sterile polemica politica e ideologica con l’assessore comunale Gallo quando Egli afferma, falsamente, che le casette delle semirurali furono abitate da nostri connazionali costretti con la forza a giungere a Bolzano per dare vita alla zona industriale e per costituire, consapevolmente, la prima base di italianizzazione della nostra Provincia. Sarebbe inutile spiegare a chi legge la storia con gli occhi foderati da bandiere rosse e la “frulla” nella mente, condizionandola alle teorie di Marx, Stalin, Mao e Togliatti, che i nostri amatissimi predecessori che abitarono in quel meraviglioso villaggio, trovarono a Bolzano lavoro, casa, orto e giardino. Condizioni di vita precluse nei Loro paesi di origine che spaziavano dal Veneto alla Calabria e alla Sicilia e che, se in Alto Adige giunsero, la ragione è solamente connessa alla mancanza proprio di lavoro e casa nei Loro luoghi di provenienza. Ciò premesso, non interessandoci minimamente ogni tipo di discussione con Gallo e, temendo, che le sue stesse prese di posizione siano in qualche modo anche avallate dal Sindaco, apparentemente disposto a compromessi politici anche con il demonio pure di rimanere in cattedra, ci rifacciamo solo alle promesse politiche della stessa maggioranza comunale che ha dichiarato, in diverse occasioni, la Sua volontà di realizzare in quel luogo e in quella casetta ristrutturata, a questo esclusivo scopo, il Museo delle semirurali. Punto! A proposito, dove giace politicamente imbavagliato dagli eventi l’allora assessore Repetto che fu il fautore di quella operazione museale e storica e ora appare ammutolito e travolto dalla “corrente” rosso fuoco che anima, o per meglio dire deteriora!, la attuale maggioranza comunale? Ai democristiani, se ancora esistono, spetta la facile risposta! Quello che ci appare doveroso, chiudendo qui ogni dibattito, è ribadire che nella casetta delle semirurali, rimasta a testimonianza di quel passato e di quella storia che ci appartiene, deve “assolutamente” trovare spazio e ospitalità solo ed esclusivamente il Museo delle Semirurali; null’altro sarebbe logico in quel contesto. Qualsiasi altra esposizione, anche se importante e fondamentale per i tempi non sempre facili che hanno vissuto Coloro che ci hanno preceduto, non ha nulla a che fare con quella casetta: essa è infatti, già nel suo aspetto esteriore, il museo di se stessa e, al suo interno, è logico che trovi ragione di esposizione solo ciò che ad essa, e alla vita che al suo interno e al suo esterno fu vissuta, è riferibile. Altri importanti insediamenti museali di cui non smentiamo ne tentiamo di sminuire l’importanza potranno trovare posto, comunisti permettendo, in altri luoghi; ad esempio nei pressi del centro civico che verrà realizzato al Firmian. Questa è comunque una decisione che spetta al Comune; il Museo delle Semi rurali è invece una pretesa, assoluta ed inderogabile che spetta a tutti i cittadini di Bolzano che, nella Loro storia, hanno l’orgoglio e l’onore di riconoscersi.



Bolzano, 19 marzo 2012
                                                               

Il Consigliere Provinciale di UNITALIA

Donato Seppi


comunicati stampa

www.vincenzi-casella.it