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GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE UNITALIA

 


Comunicato stampa: Abominevole resa senza condizioni quella del PDL sulla toponomastica, alleato anche con la sinistra estrema per porre in discussione i diritti costituzionali degli Italiani dell' Alto Adige.

 


Invereconda la posizione tenuta dai partiti che sostengono il governo sulla questione toponomastica nella votazione unanime ad un documento istituzionale presentato alla Camera con primo firmatario un parlamentare del PD, a cui seguono a ruota tutti gli altri partiti, in cui si "punterebbe ad una soluzione condivisa sulla strada dell' accordo Fitto-Durnwalder, aprendo un nuovo tavolo di trattative".

Ovvio che " una soluzione condivisa" non può essere altro che la dismissione di una parte di toponimi italiani; si tratterebbe solo di capire in quale categoria inserirli e in quale condizione inquadrarli. In pratica una vera e propria operazione di pulizia etnico linguistica, seppure parziale, che cozza in modo evidente con lo Statuto di Autonomia il quale prevede il bilinguismo per tutti i toponimi, nessuno escluso, e il trilinguismo degli stessi nelle valli ladine. Va aggiunto che il ricorso da parte del Governo Monti alla Corte Costituzionale avverso alla Legge provinciale, già emanata e di fatto bloccata in attesa di definitiva sentenza, e' stato proposto, caldeggiato e politicamente sponsorizzato con ineluttabili condizioni di piena titolarità giuridica dal sottoscritto, assieme a Urzi e Vezzali che per giorni hanno vagato per diversi ministeri e incontrato membri del Governo. Il tanto contestato ricorso, oggetto fra il resto di un accordo elettorale fra la SVP e il PD che ne prometteva il ritiro, non è frutto del lavoro parlamentare di Holzmann o Biancofiore, allora ambedue impegnati in parlamento ma dei tre consiglieri provinciali sopra citati.

Porre quindi condizioni che possano riportare indietro l' orologio della storia tornando all' aberrante accordo Fitto Durnwalder che altro non è se non una cessione senza condizione del diritto al totale bilinguismo dei toponimi, significa procedere con il tradimento dei diritti degli italiani che può giungere, come in questo caso, a calpestare anche lo Statuto di Autonomia che è legge di rango costituzionale.

Ringraziamo quindi ancora una volta il PDL per questo ulteriore inciucio con la SVP, prima che con i partiti della sinistra che, se per questi ultimi già sapevamo da che parte stanno, per il partito della Biancofiore abbiamo ottenuto definitiva conferma della assoluta incapacità di difendere la nostra Comunità. .









Bolzano, 17 luglio 2013
                                                               

Donato Seppi

UNITALIA


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