E’ a tutti evidente che i lavori di ristrutturazione del Monumento alla Vittoria potevano tranquillamente essere ultimati, per lo meno sulla parte anteriore posta verso ponte Talvera, già da tempo. Si tratta e si trattava infatti di finire solamente la pavimentazione sottostante la scalinata che, alla riapertura del cantiere, avvenuta nel mese di marzo, abbisognava di tempi molto ristretti per restituire alla città l’opera parzialmente ultimata e comunque agibile. Tempi che, per dichiarazione degli stessi operai impegnati nei lavori e da me intervistati alla ripresa degli stessi dopo la sosta invernale, erano circoscrivili, per le opere di pavimentazione, alla fine del mese di aprile. E’ ovvio quindi ritenere che l’opera piacentiniana, ancora transennata in occasione dell’Adunata nazionale degli Alpini anche sul fronte anteriore, con l’alibi dei lavori in corso nella parte solamente da pavimentare, crea seri e pesanti dubbi: non ovviamente tecnici ma assolutamente politici. Ritenere infatti che una semplice richiesta di rallentamento dei lavori possa avere concesso di mantenere le inaccettabili transenne in occasione dell’ adunata nazionale degli Alpini non è una ipotesi da scartare. E inutile sarebbe porre una semplice interrogazione per conoscere se qualcuno, avendone la possibilità e l’autorità, lo abbia preteso o semplicemente proposto: conosciamo già la risposta!

Donato Seppi
UNITALIA