Comunicati stampa

 


GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE UNITALIA

 


Lettera pubblica inviata ai presidenti dell' ANA della provincia di Bolzano e di Trento.

 


Carissimi responsabili dell' ANA nelle provincie di Trento e Bolzano, intendo contestare pubblicamente la vostra presa di posizione nei miei confronti di Alpino prima che di consigliere provinciale, solo dopo averVi riconosciuto che l ' ANA e' riuscita a portarci a Bolzano una adunata nazionale memorabile che resterà nella storia della nostra città.

Detto questo, che va certamente a Vs merito, cari dirigenti ANA di Trento e Bolzano, lo sconcerto per la Vs. Presa di posizione nei miei confronti "e' tutto mio" : non ritengo infatti che l' attività dell' ANA, con la scusa a volte strumentale di essere, come sarebbe invece davvero giusto che sia, assolutamente apolitica, possa esonerarLa da prendere posizioni convinte su questioni che riguardano la nostra Provincia quando la Sua popolazione, quella della Famiglia Alpina compresa, viene vilipesa da gesti inconsulti voluti dal potere politico ed atti ad offendere, non certo questo o quel partito, ma addirittura la Costituzione Italiana o, ancora di più, la storia degli Alpini nella nostra Terra. Sempre, nella storia, i "lavaggi di mani di pilatesca memoria" hanno fatto piu politica di ogni altro tipo di comizio elettorale!

Mi riferisco alla Legge provinciale sulla toponomastica dove la volontà di cancellare denominazioni italiane di luoghi solcati in lungo e in largo dalle nostre truppe in tempo di guerra e di pace su un territorio che per essere italiano e' "costato" la vita di centinaia di migliaia di nostri connazionali e dove la voce dell' ANA non si è mai fatta convintamente sentire. Mi riferisco agli accordi segreti o a lettere evanescenti in cui il Governo, di centro destra, si dichiarava d' accordo con i gestori del potere locale nell' eliminare monumenti italiani dalla città e dalla provincia in cui, oltre al bassorilievo di Piazza Tribunale, oltre al depotenziamento del Monumento alla Vittoria, e alla definitiva dipartita di ciò che vergognosamente resta del Monumento all' Alpino di Brunico, per spostarlo in altro luogo, si è' addirittura discusso sulla opportunità di mantenere gli Ossari posti ai confini della Patria in cui giacciono le salme di numerosi combattenti non solo italiani e austro ungarici ma anche appartenenti ad altre nazioni deceduti in guerra e quindi degni dei massimi onori. Da parte dell' ANA silenzio totale....o quasi; come se ci fosse, o forse c'è davvero, la paura di disturbare le scelte politiche del potere locale, qualsiasi esse siano.

Stendiamo un velo di silenzio per amore di Patria verso le flebili lamentele appena accennate da un ANA incapace anche qui di reagire, su ciò che è accaduto a Bressanone in cui la promessa, anche a suo tempo richiesta dall' ANA, di intitolare una via alla gloriosa Brigata Alpina Tridentina, non sono mai state mantenute dalla amministrazione comunale e mai lo saranno! Potrei continuare all' infinito ma da Alpino con la spina dorsale e il cappello sulla testa, preferisco non proseguire nell' elenco...io ho cercato sempre di rappresentare in Consiglio Provinciale le istanze e i diritti costituzionalmente sanciti dalla Costituzione e dalla nostra Storia anche sostituendomi alla silente ANA che, se è vero che non deve fare politica, e' altrettanto vero che non può tacere quando si viola la Costituzione Italiana o i diritti non solo degli Italiani ma soprattutto della Storia degli Alpini. Ritengo quindi per la mia modesta e comunque personale storia, non politica ma militare e civile, di avere il diritto di pormi con il mio Cappello in qualsiasi occasione lo ritenessi opportuno perché mi ritengo degno di portarlo per dimostrare l' amore verso la mia Gente italiana e soprattutto verso la mia Patria.....specialmente quando chi dovrebbe fare sentire la Sua voce preferisce nascondersi dietro un inaccettabile silenzio.

Tanto vi dovevo e, nel cogliere l' occasione per porgere i miei saluti da Alpino non disposto ad accettare ulteriori soprusi standomene con le mani e con la mente " in mano", ci tengo ancora ad aggiungere che la nostra associazione non può e non deve essere solo ragione per organizzare manifestazioni stupende ma anche, e soprattutto, posta a baluardo e difesa della nostra identità perché ciò non è politica ma rappresenta la dignità, la fierezza e l' orgoglio dello spirito di apparenza ad un meraviglioso corpo militare e ad una grande Nazione. Almeno per chi come me ancora ci crede....



9 settembre 2013
                                                               

Il consigliere provinciale di Unitalia

Donato Seppi


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