Impensabile appoggiare politicamente ed istituzionalmente ulteriori balzelli, come quello proposto da Berger per il turismo, in un clima esasperato dalla già insopportabile pressione fiscale imposta dal Governo e dagli aumenti di tutti i costi dei beni e dei servizi di prima necessità che gravano sui cittadini e le imprese.

Non serve nemmeno entrare nel merito della proposta di Berger per rendersi conto che lo Stesso ha sbagliato i modi e i tempi per la presentazione del suo disegno di legge che non può trovare d’accordo le opposizioni così come molti consiglieri provinciali della stessa maggioranza. Certo, se le defezioni in casa SVP saranno poche ci penseranno i membri italiani della maggioranza a dargli una mano, ammesso che qualcuno, in questo caso abbia interesse a chiederla: in caso di necessità, comunque, su Bizzo, Minniti e Tommasini la SVP sa di potere contare.

Ma mai come in questa occasione ritengo che la maggioranza, ammesso che sia in buona fede, debba essere molto cauta: la popolazione non è disponibile ad ulteriori salassi fiscali e a nuove imposizioni da parte di Palazzo Widmann.

E’ necessaria quindi una serena riflessione: noi riteniamo che Berger, in una fase così difficile, farebbe bene a ritirare la sua proposta. Se viene “promossa” dal Consiglio provinciale sarà bocciata dalla popolazione e dai diretti “tartassati”; se viene respinta dal Consiglio, fatto francamente da non escludersi, sarebbe una sconfitta che peserà come un macigno sul futuro politico del proponente….forse è proprio in questa ultima fattispecie che i nemici di Berger, quelli che si annidano nel suo stesso partito, stanno giocando le Loro carte. La candidatura al Senato non è poi così scontata e una brutta figura porrebbe in corsa qualcun altro. O, qualcun’altra….

Donato Seppi

UNITALIA