Comunicati stampa

 


GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE

 


Comunicato stampa: Se il CAI cede il rifugio Bolzano commette un errore imperdonabile nei confronti di tutta la nostra Comunità!

 


Quando si dice che il rifugio Bolzano, così come altre fondamentali strutture di alta montagna, appartiene al CAI si dichiara la cruda verità catastale ma, oltre a quella, esiste il sentimento di appartenenza al mondo della montagna che coinvolge tutti e va quindi ben oltre alle mere scritture tavolari.

E sono questi sentimenti che ci impongono, avendone il CAI più che l’appartenenza padronale l’impegno morale di mantenere ciò che ci appartiene, di sollecitare il direttivo dello stesso ad esprimere un opinione sulla cessione del rifugio Bolzano che sia frutto della piena consapevolezza della delega che al CAI viene assegnata da tutti i nostri concittadini, anche quelli che al CAI non risultano iscritti: da questo concetto è impossibile prescindere.

Vendere o cedere il rifugio Bolzano sarebbe a nostro parere un errore fondamentale perché esso non è solo una mèta alpina o il punto di partenza per passeggiate escursionistiche ma rappresenta qualcosa di più importante: la presenza del CAI e del tricolore italiano sul territorio!

Togliere il simbolo del CAI dal Bolzano e cambiare le iscrizioni tavolari sulla proprietà costituirebbe un errore imperdonabile dal quale non si potrà tornare indietro e la responsabilità di Coloro che fossero disponibili alla cessione graverà per sempre sul futuro del CAI e non solo.

Aprire quindi trattative con Durnwalder non ha ne senso ne significato: il bilinguismo dei toponimi e l’obbligo della segnaletica bilingue è sancito dallo Statuto e non può essere trattato come merce di scambio; i diritti degli Italiani vanno pretesi quando costituzionalmente espressi e mai posti in discussione. Vi è ancora da aggiungere che ognuno di noi è consapevole che nella vita esistono situazioni mediabili così come questioni irrinunciabili: il rifugio Bolzano appartiene a quest’ultima fattispecie.



Bolzano, 5 aprile 2012
                                                               

Donato Seppi
UNITALIA



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