Penso che il PDL locale, e non mi fermo a quello alto atesino ma comprendo, conoscendone le vicissitudini anche quello trentino che suo malgrado un responsabile lo ha comunque eletto, abbia ragione di essere commissariato da almeno due importanti personaggi del mondo politico romano. Non basta infatti Fitto – “famoso per le sue trattative con Durnwalder relativamente alla segnaletica di montagna dove, grazie a Dio, non ha avuto il tempo, come Ministro alle Regioni, per cedere alle insistenti e anti costituzionali pressioni del Presidente della Giunta che vorrebbe istituzionalizzare le aberranti azioni dell’Alpenverein, responsabile della inqualificabile segnaletica mono lingue” – ma ci sarebbe bisogno anche di Bondi - “quel famoso ex ministro alla Cultura disponibile a cancellare dalla storia di Bolzano il bassorilievo del Duce” per rendere il quadro del PDL ancora meglio incorniciato. Sono alla disperazione tragico comica oggi nel PDL locale; lo sono stati anche e soprattutto nelle ultime fasi del governo Berlusconi con l’intervento “a difesa degli Italiani dell’Alto Adige” sia di Fitto che di Bondi che, nel totale mutismo di Biancofiore ed Holzmann, hanno operato sul territorio delle scellerate decisioni: la farsa nel PDL evidentemente continua fino a quando? Quanto manca ancora affinchè gli elettori capiscano che in quel partito, iniziato sul predellino di una potente auto vettura – “di fabbricazione teutonica” - non è rimasta nemmeno, a Bolzano come a Trento, la ruota o il ruotino di scorta?

Triste per il centro destra locale, questo è assolutamente vero; ancora più tragico per i cittadini che avevano assegnato al PDL alto atesino tutta la loro fiducia!

Donato Seppi
UNITALIA