Quando il 15 settembre 2011 proponemmo con un ordine del giorno in Consiglio Provinciale la stessa ed identica condizione lanciata da Durnwalder, cioè la creazione di percorsi scolastici solo per stranieri e solo quando gli stessi dimostrano serie difficoltà nella conoscenza della nostra lingua, fummo tacciati, durante la discussione in aula dello stesso documento, come separazionisti , razzisti e contrari all' integrazione.

La realtà e' assolutamente diversa e sta solo nella scarsa conoscenza, provata e dichiarata, dai figli degli immigrati delle due lingue parlate e scritte in Alto Adige e le evidenti difficoltà (ma guai a chi lo afferma!) in cui si trovano gli insegnanti quando posti dinnanzi ad una scolaresca in cui parte di essa (fra il resto sempre più numerosa) non è in grado di seguire le lezioni. Nella proposta, prima di Unitalia, adesso di Durnwalder, non vi è nulla di "separatista" o "anti integrazionista" ma solo la necessità di rendere più fluido l' impegno scolastico anche per i bambini e gli studenti stranieri che sono i primi ad essere colpiti da questo a volte insormontabile impatto linguistico.

Poi è chiaro che l' ipocrisia in cui giace oggi la politica, sempre più soggetta ai giudizi mediatici e sottoposta alla scure del antirazzismo, anche dove non se ne scorge la negativa presenza e nemmeno si può, in onestà intellettuale, percepirne l' ombra, impone dichiarazioni e prese di distanza in cui nemmeno la sinistra più estrema può davvero riconoscersi.

Unitalia si dichiara assolutamente favorevole alla proposta Durnwalder, anche se è palese la sua mossa propagandistica in fase pre-elettorale, preso atto che votò contro il mio ordine del giorno quando discusso in tempi non sospetti. Ciò lascia il tempo che trova: quello che conta è che la discussione su questa problematica risulta aperta senza i soliti pregiudizi e le recidive ipocrisie degne di migliore sorte: era ora!!

Cons. Prov.le UNITALIA

Donato Seppi