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GRUPPO CONSILIARE COMUNALE UNITALIA

 

 


Comunicato stampa: Vergognosa la proposta di esentare dall’IMU i contadini senza nemmeno prevedere una ovvia differenziazione fra i coltivatori di frutta e gli allevatori di bestiame!

 


Il Bauernbund, la più forte associazione di categoria provinciale, dalla quale è da sempre impossibile prescindere per ottenere appoggi e indispensabili suffragi elettorali ad ogni candidato della SVP che voglia fare carriera politica, ha già posto sotto tutela se stesso trovando in Berger un “degno” rappresentante all’interno della Giunta. E, contemporaneamente, un “meritevole” candidato per le prossime elezioni nazionali: è triste verificare che Berger, già in evidente campagna elettorale e sponsor di se Stesso, non abbia prioritariamente in considerazione l’equità fiscale rispetto alla sua probabile candidatura al Senato della Repubblica. Perché solo un ragionamento politico così impostato può portare ad avere l’ardire di difendere gli interessi di una categoria di altoatesini rispetto alle altre e non tentare nemmeno, per ovvie ragioni legate alle percentuali di appartenenza, di dividere i contadini in due “sacrosante” categorie: quelli di alta montagna e quelli di pianura o, ancora meglio, senza prendere come impropriamente si usa in riferimento l’altitudine, gli allevatori di bestiame per la produzione di latte e carne, dai coltivatori di mele e altri frutti. Se infatti una riduzione consistente dell’IMU può essere considerata certamente proponibile per gli allevatori e i produttori di latte, lo stesso metro di valutazione non può essere convalidato per i coltivatori di frutta: già enormemente agevolati in modo inaccettabile rispetto ad altre categorie di lavoratori autonomi in altre forme di defiscalizzazione, vedi consistenti riduzioni, se non addirittura esenzioni da diverse contribuzioni, INPS compreso, non si interpretano le ragioni di questa ulteriore discriminazione portata avanti da Berger con convinzione degna di migliore sorte, ai danni di artigiani, commercianti, lavoratori dipendenti, pensionati e, non per ultimi, gli albergatori ai quali sarebbero richieste ulteriori tasse per incrementare, così si giustifica, l’attività di promozione turistica. E, anche in questa fase è facile notare quanto conti, praticamente “nulla”, l’assessore Bizzo che, avendo competenza con il suo dicastero sul bilancio dovrebbe essere propositivo e impositivo anche e soprattutto in questa questione invece che subire, passivamente, gli ordini impartiti da Berger e Durnwalder.



Bolzano, 2 aprile 2012
                                                               



Donato Seppi

UNITALIA



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