Inaccettabile spendere 1 milione e 300.000 euro per realizzare un nuovo campo nomadi che non ha il consenso della popolazione li residente e, riteniamo, nemmeno la condivisione di tutti i cittadini di Merano. I quattrini pubblici appartengono al popolo e non a chi gestisce la politica e, quando una spesa di pubbliche risorse va chiaramente nella direzione contraria rispetto alla volontà popolare, spendere comunque dette risorse da parte di chi gestisce il Comune,significa compiere un gesto di arroganza e di prepotenza inaccettabile. Tutti siamo a conoscenza che, se chiamati in causa da un referendum, la maggioranza assoluta dei cittadini di Merano si esprimerebbe in modo contrario a questo nuovo campo; e allora perché realizzarlo? Forse perché l' attuale e' fuori da ogni norma urbanistica, igienico sanitaria, sicurezza e quant' altro? Ebbene e' ora grande di eliminarlo. Subito, immediatamente! Ci si chiede dove dovremmo sistemare i nomadi attualmente presenti nel campo? Quelli non residenti a Merano subito espulsi dal territorio comunale; per quelli residenti si pretenda, come del resto leggi, norme e regolamenti impongono, che si comportino come ogni altro cittadino. Cerchino un alloggio in affitto dimostrando di avere un lavoro, facciano un mutuo e lo comperino; facciano insomma quello che deve fare ogni cittadino di Merano che non ha la "qualifica" di nomade. Se poi qualcuno ritiene che i nomadi debbano avere, a Merano come sul resto del territorio, la possibilità di continuare a vivere sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati chiamati a sborsare oltre che le tasse comunali anche cifre iperboliche per affitti o acquisti di alloggi popolari e' ora che si assuma apertamente la responsabilità di dichiararlo.

UNITALIA SI DICHIARA DISPONIBILE A PARTECIPARE CON ALTRE ORGANIZZAZIONI ED ASSOCIAZIONI ALLA ISTITUZIONE DI UN REFERENDUM COMUNALE CHIAMANDO IN CAUSA LA POPOLAZIONE SU QUESTO TEMA!

Donato Seppi